Cosa proviamo a mettere nei nostri piatti
Semplicità, ossia minore trasformazione possibile degli alimenti affinché non siano artefatti, così che possano facilmente mantenere il nostro corpo in buona salute. Scegliamo quindi cibo poco raffinato per fare in modo che il corpo possa assimilare velocemente le sostanze. Quindi limitiamo l’uso di zucchero raffinato, alcool e cereali raffinati. Se proprio costretti ad usarli, per renderli più consoni li abbiniamo ad abbondanti fibre, sali minerali e vitamine necessari ad una buona metabolizzazione.Vitalità, ossia coesistenza nel menù e talora nei piatti di cibi crudi e più vitali, a cibi cotti e più assimilabili dal nostro organismo.Freschezza, ossia facciamo in modo di scegliere cibo proveniente (quanto più possibile) da un luogo vicino, nel rispetto della natura e delle sue stagioni, con una cucina espressa facendo in modo di ravvicinare quanto più possibile il momento della preparazione e del consumo.Attenzione, ossia facciamo in modo che le cotture degli ingredienti, ma soprattutto delle verdure, siano veloci e semplici per non alternarne l’essenza. L’essenza del cibo è il colore, il gusto e la consistenza che assieme ai valori nutritivi e per motivi diversi, contribuiscono a mantenere il corpo sano. Il grasso, indispensabile per assimilare le sostanze e per percepire il gusto, viene aggiunto alla fine della cottura, come pure le erbe aromatiche volatili per gusto, ma estremamente importanti per stimolare la digestione e il piacere.Tradizione, anche grazie alle spezie (che tanto parlano dell’essere siciliani e mediterranei) che devono penetrare nei cibi e vengono quindi aggiunte prima; le spezie sono uno strumento per rendere più assimilabili gli ingredienti e come per le erbe di stimolare la digestione e le altre funzioni dell’organismo.Assimilibilità del cibo. I formaggi sono più adatti quando freschi, se molto stagionati si assimilano con difficoltà, devono poi provenire da allevamenti che rispettano gli animali. Se un animale viene rispettato la qualità del suo latte è migliore, da un punto di vista nutrizionale ed energetico.Digeribilità. La digestione e la trasformazione delle sostanze nutritive in energia a tutti i livelli, viene facilitata e stimolata in modo molto efficace dai fermentati che sono un toccasana presente in ogni tradizione alimentare. Per fermentati s’intendono lo yogurt, il miso (soia fermentata), i crauti, la pasta madre del pane, gli aceti, il lievito. Scompongono le sostanze preziose presenti nel cibo e predispongono il processo digestivo.Componiamo i nostri menù ricercando un’alimentazione variata in cui le verdure e la frutta sono protagoniste, i cereali sono al secondo posto, seguiti da proteine e grassi che possono essere non di più del 10% della quantità di cibo ingerito.